PET-THERAPY: L’USO TERAPEUTICO DEGLI ANIMALI

Scopriamo perché il legame tra uomo e animale può migliorare la salute e il benessere delle persone e combattere a fianco della medicina tradizionale

Il termine pet-therapy, fu coniato nel 1964 dallo psichiatra infantile Boris M. Levinson e si riferisce all’impiego degli animali da compagnia per curare malattie specifiche. Numerose, sono le tipologie di approcci utilizzate dalla medicina contemporanea, per dimostrare il ruolo potentissimo che gli animali domestici hanno nei processi di miglioramento della salute delle persone, dai bambini agli anziani. L’evidenza dei risultati ottenuti dalle molteplici sperimentazioni in atto in questi anni, hanno portato l’Italia a riconoscere la pet-therapy una cura ufficiale, come dichiara il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri emanato il 28 febbraio del 2003.  La terapia assistita con gli animali, che ha faticato non poco prima di riuscire ad imporsi, oggi è invece affiancata alla medicina tradizionale in moltissimi percorsi di cura. La pet-therapy è in grado di ridurre l’ansia, abbassare la pressione sanguigna, la glicemia, il battito cardiaco, aumentare i livelli di cortisolo ed endorfine, con effetti sorprendentemente positivi sulla salute fisica e psichica delle persone.  

 

PET THERAPY PER I BAMBINI

 

Gli animali, in particolare cani e gatti, possiedono inoltre la straordinaria capacità di favorire le relazioni sociali umane con implicazioni benefiche anche in ambito educativo. Diversi interventi per la promozione del rapporto bambino-animale effettuati con l’aiuto degli animali da compagnia, hanno mostrato la loro efficacia nel contrastare alcuni problemi comportamentali quali, ad esempio, difficoltà di apprendimento e hanno evidenziato il ruolo prezioso che gli animali possono svolgere, per facilitare l’integrazione sociale nell’ambiente scolastico, soprattutto difronte a bambini e adolescenti con patologie caratterizzate da ritardo nello sviluppo. Anche nel caso di persone affette da disturbi legati allo spettro autistico, l’introduzione di un animale durante le sedute terapeutiche, ha avuto effetti incoraggianti, riscontrabili soprattutto nel miglioramento delle interazioni sociali e nella riduzione delle stereotipie comportamentali. Più in generale potremmo assecondare l’evidenza che, crescere con un animale , influisca positivamente sullo sviluppo della personalità dei bambini, aumentando l’autostima, migliorando l’empatia e il senso di responsabilità. 

 

PET THERAPY PER gli anziani

 

I benefici della presenza di un cane o un gatto, nella vita delle persone anziane, sono stati studiati e dimostrati da molte ricerche. Studi psicologici specifici, segnalano che la sintonizzazione tra la persona anziana e l’animale favorisca il miglioramento di eventuali stati depressivi, riducendo gli effetti negativi che questa malattia comporta sulla salute. La presenza costante di animali domestici mostra effetti positivi su alcuni parametri comportamentali e cognitivi, in quanto spinge l’anziano a sentirsi fondamentale nell’accudimento del suo amico a quattro zampe. La relazione con un animale è infatti certamente meno complessa di quella tra esseri umani, questo perché il rapporto con gli animali è basato su gesti ed azioni che non hanno nulla a che fare con il linguaggio oppure con la memoria. Le persone anziane affette da demenza senile oppure dal morbo di Alzheimer, grazie alla compagnia di un animale possono sperimentare la possibilità di interagire con un essere vivente, che ricambiando con dimostrazioni di puro affetto la loro presenza e le loro attenzioni, stimola tutta una serie di sollecitazioni cerebrali, profondamente benefiche per lo stato emotivo e per le relazioni sociali dell’anziano. Questo consente un rallentamento dei processi degenerativi di alcune patologie e un miglioramento generale dello stato di salute. La pet-therapy con cani e gatti comporta anche benefici per le condizioni fisiche, stimolando gli anziani a condividere i momenti di attività all’aria aperta di cui i loro amici a quattro zampe inevitabilmente necessitano. 

 

Pet- Therapy e Disabilità Motoria

 

La pet- therapy può aiutare i disabili a vivere meglio, in generale, incentivandoli a  sviluppare le capacità comunicative e insegnando loro a incanalare le emozioni e i sentimenti in modo corretto ed equilibrato. Gli animali infatti, dipendono totalmente dall’uomo ed è proprio questa dipendenza che spinge le persone disabili a sviluppare un senso di responsabilità e di cura nei loro confronti. Questa è la funzione più importante della pet-therapy : permette l’avvicinamento e il coinvolgimento non solo emotivo ma anche pratico. Il senso di responsabilità si traduce spesso in semplici azioni quotidiane, come ad esempio nello spazzolare l’animale, nel dargli da mangiare o nel portarlo a passeggio. Gli animali offrono un conforto tattile a persone che non hanno altri sensi abili, sanno relazionarsi senza pregiudizio e sanno mettere in atto atteggiamenti adeguati a seconda della persona con la quale si trovano ad interagire. Gli animali nella pet-therapy vengono anche definiti “facilitatori sociali” poiché consentono a persone affette da deficit fortemente invalidanti di poter, in qualche maniera, comunicare e relazionarsi con il mondo esterno. 

Con quale tipologia di utenza è più efficace la pet-therapy?

In realtà non esiste un’utenza in particolare; l’impiego della pet-therapy ha dato esiti soddisfacenti con patologie dell’infanzia e dell’adolescenza (autismo, sindrome di down), con disturbi sensoriali e motori (sordità e cecità),disturbi dell’adattamento, disturbi d’ansia e d’umore, con le tossicodipendenze, i malati terminali, con anziani, ecc. Ovviamente dietro ogni patologia c’è la persona, che è unica e irripetibile ed è quindi importante che ogni singolo caso, sia valutato con cura e attenzione all’interno di centri professionali in grado di programmare interventi individualizzati. Pet-Therapy, dunque, non vuol dire prendere un cane con sé o averlo semplicemente accanto, per quanto piacevole possa essere la sua compagnia. Essa è una disciplina vera e propria. In quanto tale non è una panacea per tutte le patologie e deve essere applicata dopo attenta valutazione: essa non è universalmente efficace, ossia non è adatta a tutti gli individui e solo esperti e professionisti con una specifica preparazione nel settore sono in grado di valutarne le possibilità e le modalità d’impiego. 

 

 

Bliss Pets sente come un dovere morale oltre che puramente informativo, dare spazio all’interno delle sue rubriche ad argomenti di così profondo spessore umano e sociale. Siamo perfettamente consapevoli del fatto che questo tipo di interventi nascono e si sviluppano come terapie aggiuntive che non possono essere sostituite alla medicina tradizionale e alle terapie farmacologiche, necessarie alla cura di specifiche patologie. Ma crediamo con forza che il valore terapeutico della relazione con i nostri amici animali debba essere sostenuto, dopo essere stato già ampiamente riconosciuto all’interno del mondo scientifico. Gli animali non sono oggetti o strumenti, ma soggetti dotati di meravigliose capacità e caratteristiche genetiche che gli consentono di fare da “ponte” con il mondo degli umani e come dimostra questo articolo, di affrontare compiti molto difficili. 

Informazioni sull'autore

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto